25 luglio 2012

JUN AOKI_ C-HOUSE


Higashi- Kurume,
Tokyo, 2000


La C House è una piccola abitazione costruita su un tipo di sito che è facilmente riscontrabile anche in altre parti della città di Tokyo, ovvero quello a configurazione ad “asta di bandiera”: questo tipo di lotto presenta un accesso sulla strada molto stretto che si estende verso l’interno con la medesima larghezza, per poi allargarsi verso la fine nello spazio destinato alla “bandiera” ovvero la casa vera e propria.

L’appezzamento è completamente circondato da altre abitazioni, e questo fatto ha imposto delle notevoli limitazioni per quanto riguarda la morfologia del progetto su tutti e quattro i lati dell’edificio. La casa, a causa della sua conformazione, tende a chiudersi in sé stessa, a mostrarsi scostante nei confronti dell’intorno.

Questa volontà progettuale di chiusura verso l’esterno è ulteriormente enfatizzata da pannelli in acciaio incernierati che svolgono la funzione di finestre a battente, lasciando entrare all’interno dell’abitazione aria fresca. Una volta chiusi “spariscono” nella pelle esterna dell’edificio.









Bibliografia

  • AAVV, “C- House, Jun Aoki”, JA, n.43, autumn 2001, pp. 44-53
  • AAVV, “C- House, Jun Aoki”, JA, n.43, autumn 2001, pp. 12-23
  • Suzuki Akira, Terada Mariko, Archilab Japan 2006, Hyx Publisher, 2006, pp.66-67
  • Naomi Pollok, Modern Japanese house, London Phaidon, 2005, pp.26-33


12 luglio 2012

KAZUYO SEJIMA_ SMALL HOUSE

Tokyo, 1998


La Small House è una residenza a quattro piani per una giovane coppia e il loro figlio piccolo, in un sito compatto nel cuore del centro di Tokyo, che finisce in un corto vicolo cieco nell’elitario distretto di Aoyama. L’edificio assomiglia ad una torre in miniatura su 77 mq calpestabili.
La facciata in vetro traslucido e acciaio galvanizzato, permette di portare all’interno una grande quantità di luce, la quale rende questo contenitore domestico un involucro liscio e futuristico.
Dal sentiero si può dare un’occhiata a quello che accade all’interno dell’abitazione attraverso la zona ovest che è traslucida ed occasionalmente trasparente mediante il movimento dei pannelli.
L’edificio quasi tocca ad est i vicini caseggiati, si espande e oscilla per ritornare poi a rastremarsi nel tetto- terrazzo.
Il progetto è stato attentamente studiato attraverso ogni più piccolo dettaglio in modo da rispondere alle particolari esigenze del cliente, a partire dall’estensione dell’ingresso verso l’interno per ospitare il furgone dei proprietari. A sud e ad est la pelle dell’edificio è opaca proprio per celare il passaggio degli impianti.
Per quanto la casa sia quasi interamente vetrata ed inclinata, il fatto di trovarsi su di una strada chiusa ed essere nei pressi di un tempio, ha permesso ai clienti di Sejima di avere viste sul verde e metaforicamente un minimo di respiro.
L’edificio ha una struttura di acciaio con due scale spiraliformi all’interno, entrambe verniciate di bianco. Ogni piano si espande verso l’esterno fino ad incrociare la griglia composta da sottili tubi d’acciaio inclinato che cambiano angolo a seconda del perimetro della soletta. La pelle esterna è anch’essa agganciata a questa gabbia strutturale.
Ogni livello è dedicato ad una specifica necessità e ed è progettato basandosi sul programma funzionale, prossimità dei vicini edifici e viste.
Il risultante profilo è elegante, e un po’ irregolare. Kazuyo Sejima ha diviso il programma in quattro elementi distinti, comprendenti: la terrazza, la zona soggiorno e pranzo, una camera e la stanza per gli ospiti. Nel seminterrato si trova la camera padronale, e una piccola toilette.
Leggermente al di sopra del livello della strada, c’è l’entrata alla camera degli ospiti. Sul piano nobile si trovano la cucina, la zona pranzo e soggiorno. La casa termina con una zona bipartita con un grande bagno e una terrazza chiusa, che guarda verso il paesaggio circostante.

Planimetria generale del quartiere

A sinistra pianta seminterrato, a destra pianta piano terra

In alto a sinistra pianta piano primo, a destra pianta piano secondo;
in basso a sinsitra prospetto sud, a destra prospetto est

In alto a sinistra prospetto ovest, a destra prospetto nord;
In basso a sinistra sezione asse est-ovest, a destra sezione asse nord-sud



Bibliografia


  • AAVV, “Small house”, El Croquis, n. 121-122, 2004, pp. 242- 259
  • AAVV, “Sanaa 2004- 2008”,  El Croquis, n.139, 2008
  • AAVV, “Small House, K. Sejima”, JA n.43, autumn 2001, pp.12- 23
  • AAVV, “Japanese Scene 2 Small House/ Kazuyo Sejima & Associates”, A+U, n. 368, maggio 2001, pp. 140- 141

4 luglio 2012

TAIRA NISHIZAWA_TACHIKAWA HOUSE


Tokyo, 1998

Molto interessante il progetto di Nishizawa, nato nel 1964, per casa Tachikawa, nell’omonimo quartiere di Tokyo. Qui l’architetto aveva a disposizione un interstizio di 48 metri, lungo e stretto, su una curva tra due strade e il bosco.
Nishizawa ha così deciso di costruire una casa che segue la curva con il muro esterno convesso e sporgente, e quello interno concavo a formare un patio. Completamente blu, con poche finestre, sulla strada, bianca con grandi vetrate sull’interno, questa casa a tre piani si piega come un foglio da disegno in bilico.

Pianta del quartiere

Pianta piano terra, piano primo e piano secondo

Sezione frontale e sezione trasversale






Bibliografia


  • AAVV, Minihäuser Japan, Verlag Anton Puster Salzburg, Salisburgo, 2000


  • C. Piccoli,”Piccoli imprevisti metropolitani”, in La repubblica-D, 18/1/2003, p. 141


  • AAVV, Taira Nishizawa Tachikawa House, JA, n. 39, autumn, 2000