Tokyo_1986
Il progetto di Hasegawa prende forma dalla sua
interpretazione di “architettura secondo natura”.
In questa linea di progetto intende impostare l’architettura
verso la natura, la quale è stata schiacciata fuori dalla città dal rapido, e
anche spesso, avventato sviluppo urbano in Giappone.
Da un lato richiede la reintegrazione della natura nel mondo
dell’ architettura, dall’altro l’architettura non deve essere rigida ma
flessibile e aperta alla natura.
La casa è suddivisa in due appartamenti, uno per un poeta e
la moglie, l’altro per la loro figlia. La Nerina House è composta in due
sezioni: nel mezzo si trova la corte d’entrata, parzialmente occupata da una
scala esterna, che connette le due residenze.
Sopra la scala, oltre la terrazza sul tetto, è presente una
lamiera ondulata che scende dolcemente e contribuisce a riunire, anche
visivamente, i due appartamenti.
L’alluminio traforato delle parti esterne permette allo
stesso tempo di integrare la natura all’interno, e dall’altra parte, escludere
la città dall’intimità domestica.
Bibliografia