Questa casa, costruita nel 1984, è costituita da colonne di
cemento poste su una griglia di 3,6 m con sette coperture curve, a forma di
volta, che si intersecano dolcemente tra di loro.
La volta più larga presenta una doppia campata, copre il
cortile ed è rivestita da una tenda che si può aprire e mostrare il cielo.
Le altre sette volte, poste attorno a quella centrale,
coprono il soggiorno, la zona living, pranzo, cucina, camere e la stanza in
stile giapponese.
Tutte queste volte, poste ad altezze diverse, appaiono come
un gruppo di capanne primitive.
Quasi l’intero piano, inclusa la corte, è rivestito da
piastrelle tradizionali giapponesi, che richiamano la terra compatta del
pavimento del minka, la casa vernacolare giapponese.
Per contrasto, i materiali contemporanei sono utilizzati in
abbondanza nei tetti, nei muri sia interni che esterni, dove la lamiera
metallica dà l’idea di una costruzione futuristica.
Queste due distinte immagini ( quella della capanna
primitiva e quella high- tech spaziale) potrebbero apparire come l’una la
contraddizione dell’altra.
Ma è precisamente questa giustapposizione che caratterizza
la Tokyo contemporanea.
Lo spazio aperto è migliorato dalla luminosità che filtra
attraverso l’alluminio traforato e dalla tenda di stoffa che ricopre la volta
principale, la quale copre dolcemente il tutto come una sottile membrana.
Bibliografia
- Longobardi, Giovanni, a cura di, Toyo Ito, antologia di testi su l’architettura evanescente, Edizioni Kappa, Roma, 2003
- Maffei, Andrea, a cura di, Le opere i progetti gli scritti Toyo Ito, Electa, Milano, 2001
- Kestenbaum, J, "Toyo Ito's Silver Hut", Domus, n.668, 1986, pp.27-29
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