Quest’intera costruzione è composta da strati di piastrelle
separate una dall’altra da 350 mm. Sedie, tavoli, pavimento, tetto,
scaffalature, luce, struttura, giardino, ogni cosa è ordinata attorno alla
misura di 350 mm, un riferimento alle misure relative al corpo umano e al suo
relazionarsi con lo spazio attorno: l’altezza di 350 mm per una sedia, due
volte (700 mm) per un tavolo, mezza (175 mm) per i gradini della scala.
Questo spazio, dalle caratteristiche eterogenee, si presenta
come una successione di diversi livelli: 350 mm diviene così la misura per la
realizzazione di una nuova architettura che si relaziona al corpo umano.
Gli occupanti di questi spazi si troveranno quindi ad
assegnare una diversa funzione ai differenti livelli a seconda delle loro
esigenze, creando così una configurazione spaziale- funzionale che diventerà la
loro casa.
L’intento non è quello di realizzare una macchina per
abitare, ma di creare un ambiente nel quale vivere: si tratta di uno spazio
primitivo, una casa in cui l’uomo è spinto a cercare di fare qualcosa, di
sperimentare, così come, in effetti, è sempre stata la “natura” umana.
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Schema di distribuzione |
Foto del modello_ Biennale di architettura Venezia 2010 |
Foto del modello_ Biennale di architettura Venezia 2010 |
Bibliografia
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